I recenti studi scientifici su una cosa sono convergenti: l'infiammazione è alla base delle malattie croniche (come le malattie cardiovascolari, l'Alzheimer, il cancro, le malattie autoimmuni, etc) e condiziona pesantemente l'invecchiamento.

Ma forse quello che ti viene in mente quando pensi all'infiammazione è sbagliato. In realtà è "sbagliato" (o comunque) non preciso il termine "infiammazione" applicato a ciò che si intende oggi.

Cosa intendo dire...

Il termine infiammazione richiama la fiamma, la combustione, l'incendio ed è infatti nato per descrivere una condizione di questo tipo: l'infiammazione acuta. Infatti con questo termine ci si riferiva alla reazione innata (spontanea) dell'organismo di fronte ad un trauma e ad un'infezione (giusto per semplificare) che era caratterizzata dai tipici segni: calor, rubortumordolor, functio laesa ovvero il calore della parte infiammata, l'arrossamento, la tumefazione, il dolore, l'alterazione funzionale.

Quando oggi si parla di infiammazione, malattie ed Aging però, si sottintende un processo diverso, ovvero quello che fa riferimento ad un'infiammazione cronica, silente e di basso grado.

È così importante per l'Aging che nel 2000 il Prof. Claudio Franceschi coniò l'azzeccatissimo termine di inflamm-aging, che richiamava in modo rapido e chiaro il legame fra infiammazione ed invecchiamento.

Differenze tra infiammazione acuta e infiammazione cronica

Senza entrare troppo nella complessità tecnica dei vari meccanismi è importante sottolineare come i processi che sostengono l'infiammazione acuta e quella cronica sono diversi.

Gli attori in gioco sono, "talvolta", gli stessi, ma ricoprono ruoli diversi.

Recenti studi (del 2018/2019) sui meccanismi dell'infiammazione hanno anche aperto nuovi scenari ed evidenziato che nell'inflamm-aging sono in campo anche attori diversi.

Quindi l'infiammazione ad una spalla o alla gola è un tipo di infiammazione; l'infiammazione che alimenta le malattie cardiovascolari, le malattie autoimmuni e l'Alzheimer, per esempio, è un altro tipo di processo infiammatorio.

L' infiammazione cronica è una specie di esito dell'infiammazione acuta, che non si risolve (come normalmente avviene) e si prolunga nel tempo, provocando danni su tutto l'organismo.

Il punto è che nell'infiammazione cronica, potendo i sintomi essere assenti o più lievi rispetto all'infiammazione acuta, non si corre subito ai ripari con un trattamento e addirittura si possono mettere in atto comportamenti che possono solo peggiorare la situazione.

Cosa fare per tenere sotto controllo l'infiammazione?

È semplice: tutto parte dalla dieta e dalla nutrizione!

La risposta più corretta sarebbe "lo stile di vita", certo, ma ognuno di noi può avere 1000 motivi per sostenere uno stile di vita di un certo tipo, per assumere o no integratori, farmaci, ormoni o complementi nutrizionali.

Ma... Tutti dobbiamo mangiare, e allora è fondamentale considerare:

  1. Quello che si mangia
  2. Come sono associati i cibi fra loro nei pasti
  3. Come si cucina
  4. Quando si mangia

Ci sono diete e abitudini alimentari che favoriscono l'infiammazione e i processi auto-immuni (che derivano pure da una alterazione del sistema immunitario) e diete che esercitano un controllo dell'infiammazione.

Quindi il modo di mangiare può favorire l'infiammazione o la sua risoluzione.