Ne ho parlato al Congresso di Montecarlo: le fragole sono in grado di attivare una via del metabolismo che è essenziale per la regolazione ottimale della funzione cellulare, che si chiama AMPK, che è correlata al digiuno e ad un invecchiamento favorevole.

Non solo. Le fragole sono anche in grado di ridurre la produzione di citochine (una sorta di messaggeri cellulari) pro infiammatorie e ridurre lo stress ossidativo grazie al loro contenuto di polifenoli. (Crit Rev Food Sci Nutr. 2016 Jul 29;56 Suppl 1:The Healthy Effects of Strawberry Polyphenols: Which Strategy behind Antioxidant Capacity? Forbes-Hernandez TY et al.)

Inoltre, le fragole sono in grado di attivare il metabolismo per il loro contenuto in iodio e vitamina C e sono fra i frutti a più basso indice glicemico, che si possono quindi consumare anche di sera senza il timore che aumenti troppo la glicemia.

Ora capisci perché le fragole sono spesso presenti nelle mie diete, con un po’ di limone per migliorare la digeribilità e ovviamente, senza zucchero.

E, inoltre, sono buone…